TRENTO. «Uno scempio ambientale». La definizione è del procuratore
Stefano Dragone e ad essere sfregiato è stato il sito di ripristino
ambientale dell’ex cava Monte Zaccon di Marter, comune di Roncegno. Sui
terrazzamenti ci dovevano andare solo materiali inerti e invece –
stando alle accuse – ci sono finiti 123 mila tonnellate di rifiuti
pericolosi, alcuni anche cancerogeni. Tutto questo sarebbe avvenuto
fuori da ogni controllo dell’ente pubblico, ma non della procura che ha
arrestato otto persone.