Paura alla Ecora: vapori escono da un container All’origine dell’incidente forse un reagente chimico che non è stato reso completamente inerte

dal corriere degli alpini del 3/12/10

LONGARONE. Vapori da un cassone carrabile nel piazzale del sito 18 dell’Ecora che fa trattamenti chimico-fisico: quanto basta per allarmare il vigilante (e non solo) che mercoledì sera effettuava il normale giro di perlustrazione. Morchie di lavorazioni, fanghi di piscine trattati con sostanze tipo varichina, questo il risultato degli accertamenti effettuati ieri nuovamente da vigili del fuoco e personale Arpav allertati già dalla sera prima. Una reazione che probabilmente neanche in azienda si aspettavano perchè il trattamento era considerato «normale». Evidentemente, il processo per rendere inerte il contenuto, non era stato completato definitivamente.  Mercoledì sera dal cassone situato nel piazzale della ditta si sprigionava vapore che sembrava fumo: è partito l’allerta per un ennesimo allarme incendio in azienda, già in passato oggetto ripetutamente di fughe di esalazioni orticanti in alcuni casi, pericolosi in altri.  E’ bastato poco perchè i vapori si diffondessero nell’aria e con loro portassero anche un odore acre. Dopo aver atteso l’arrivo dei proprietari, si è potuto capire che ci si trovava davanti a una reazione chimica: il cassone scarrabile, tipo container, pare contenesse lavorazioni di rifiuti in una fase intermedia, trattati con una sostanza di tipo varichina, qualcosa a base di cloro. Ma la reazione era stata la solita. La fase acuta è stata gestita definitivamente intorno alla mezzanotte, dalle squadre intervenute: i vigili del fuoco hanno provveduto a buttare acqua per procedere con il raffreddamento; neve e pioggia in quel momento hanno consentito di non avere problemi.  Per l’Arpav si tratta di un «evento di portata modesta, sotto controllo e senza evidenti situazioni di pericolo, tra l’altro confinato in uno scarrabile all’interno dell’azienda e in condizioni meteo tali da non favorire propagazioni. L’attività tecnico gestionale, comunque, continua al fine di aumentare l’effetto della prevenzione».  Il personale Arpav ha fatto i suoi prelievi e verificherà ulteriori situazioni.  L’Ecora è sempre stata una azienda sotto osservazione, per i precedenti che vi si sono verificati e che hanno creato allarme sociale in diverse occasioni. Un impianto sempre nell’occhio del ciclone, da quando anni fa si sprigionarono vapori orticanti che hanno spedito in ospedale con i bruciori agli occhi il personale Safilo, azienda che si trova di fronte. Allarmi che si sono ripetuti nel tempo: ha creato una vera e propria mobilitazione quest’anno, il principio di incendio di fusti che hanno indotto anche all’evacuazione della zona industriale.

vedi anche: Esplode un fusto in fabbrica di SMALTIMENTO DI RIFIUTI TOSSICI!! Fiamme e paura a Longarone (bl)

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