LA MELA ROSA

Da un anno un insieme di singolarità ha avviato un progetto di mappatura autogestita dei siti nocivi del territorio dolomitico e limitrofi. Per la creazione di una rete tra singolarità cooperanti capace di sviluppare lotte e azioni mirate a liberare il territorio dalla nocività su persone, animali, cose e ambiente.
Padroni di niente, servi di nessuno, Dolomiti Toxic Tour non fa riferimento a nessun collettivo, comitato o gruppo… Dolomiti Toxic Tour non si rappresenta, si fa, è un’attitudine… si ha!
Un melificio agroindustriale e un sindaco con la coda di paglia stanno cercando in tutti i modi di oscurare Dolomiti Toxic Tour…potrebbero anche riuscirci…c’est la vie!
Se il problema è salvare le apparenze e fare a finta che i luoghi in cui abitiamo siano verdi, incontaminati e privi di contraddizioni…buona fortuna!
Possono oscurare un sito, possono tapparci gli occhi, ma sentiremo sempre la puzza delle acciaierie, delle fonderie, delle discariche, degli inceneritori, dei pesticidi, sentiremo il rumore delle trivellazioni (TAV), delle cave, degli sbancamenti, delle autostrade, della costruzione di nuove basi di guerra… sentiremo il fetore del mondo in cui viviamo e che vogliamo spaccare.
Per chiarire: sappiamo che la LEGGE è dalla loro parte. Sono state raccolte firme contro tutte le nocività possibili, sono stati fatti carotaggi e analisi dagli esiti inequivocabili, i protocolli blablabla di melinda sono rispettati, eppure nulla cambia.

Tenetevi la vostra democrazia, noi cerchiamo qualcos’altro!

Dolomiti Toxic Tour

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2 Responses to LA MELA ROSA

  1. bonolis says:

    mi ricorda la causa intentata un bel po di anni fa da mcdonald’s contro gli autori di un opuscolo che ne denunciava gli scempi ambientali, alimentari, lo sfruttamento dei suoi lavoratori, ecc. si rivelò un boomerang pazzesco.
    sarebbe da smerdarli ovunque sti speculatori schifosi. attiviamoci, in ogni dove!

  2. Sara says:

    E’ un vero peccato che la Val di Non, culla della mia infanzia e luogo in cui sento le mie radici, sia ridotto ad un’incubatrice dove fare l’aereosol di sostanze chimiche……Ora che vivo altrove, quando torno in valle, sento ancora di più l’odore acre e pungente dei pesticidi che ti fan bruciare le gola. Quando ci vivi ne sei assuefatto e non ti rendi conto di che aria respiri. Ho lavorato per 7 anni nei magazzini Melinda e so bene quale sia la loro politica da multinazionale, dove chi coltiva è considerato ignorante e quindi facilmente manipolabile e le povere piante oggetti da sfruttare fino all’impossibile.
    Il Trentino che potrebbe essere un’isola felice, grazie all’autonomia e i servizi che funzionano, si ritrova invece ad essere un luogo inquinato e malsano come molti altri in Italia. In questa povera Italia al collasso…..

    Parlerò di questo sito sul mio blog.
    Buona fortuna
    Sara

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