Traffico illecito di rifiuti
nuova bufera in Trentino
TRENTO.
Torna la bufera rifiuti in Trentino. Da stamattina è in corso
un’operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato contro il
traffico illecito di rifiuti in Trentino, Friuli e Lombardia.
L’indagine riguarda lo smaltimento di scorie delle Acciaierie Valsugana
Spa di Borgo Valsugana. Una ventina le perquisizioni e tre misure di
custodia cautelare di cui una in carcere. I principali indagati sono i
titolari di ditte autorizzate ad effettuare trasporto e recupero di
rifiuti non pericolosi. Coinvolto anche il direttore di stabilimento
delle Acciaierie Valsugana. Secondo quanto emerso dall’indagine, le
scorie dell’Acciaieria venivano illecitamente utilizzate o miscelate
con terreno e rifiuti usati poi come materiale per coperture di
discariche esaurite o spacciati come terreno vergine destinato a
bonifiche agrarie.
L’operazione del Corpo Forestale dello Stato
ha portato in carcere il trentino Franco Bocher, 36 anni,
amministratore unico della società Bocher Luciano Snc, con sede ad Olle
(Borgo Valsugana), specializzata in riciclaggio inerti. Agli arresti
domiciliari è finito il lombardo Emilio Spandre, 61 anni, residente a
Pisogne (Brescia). Obbligo di firma, invece, per Luciano Bocher, 73
anni, direttore tecnico e socio della società. Secondo l’accusa la
società Bocher smaltiva le scorie di lavorazione delle acciaierie di
Borgo Valsugana in normali discariche dopo averle mescolate con terra.
Per questo sotto sequestro sono state poste delle discariche a Fastro
(Vicenza) e a Castelnuovo (Trento), nonché un impianto di recupero e
lavorazione dei rifiuti nella zona artigianale di Borgo Valsugana. Le
accuse si riferiscono alla violazione delle norme relative al testo
unico ambientale 152/2006.
Nuova operazione contro il Traffico illecito di rifiuti
Visto gli aggiornamenti che vengono messi in questo sito che raccoglie tutte le cose negative che accadono nelle Dolomiti, si puo’ dire che la situazione non è poi così negativa