dal gazzettino di belluno del 16/05/08

CESIOMAGGIORE
Mele "straniere" il dibattito continua e si accende
 
Cesiomaggiore

Minoranza
ancora preoccupata, "come i produttori locali", sostiene la capogruppo
dell’opposizione, Licia Cappellin.Non si placa il dibattito
sull’acquisto da parte di alcuni imprenditori dei terreni a Calliol per
realizzarvi nuovi frutteti. Da una parte l’amministrazione che tenta di
calmare gli animi, assicurando verifiche e colture adeguate, dall’altra
"L’Unione per Cesio", che chiede maggiore chiarezza.«Di quale consorzio
fanno parte questi imprenditori? Sono locali? – chiede nuovamente Licia
Cappellin, dopo essersi sentita rispondere dal sindaco Gianni De
Bastiani che lui, contatti con il Consorzio Melinda, non ne avrebbe mai
avuti – chiediamo che il sindaco De Bastiani si assuma le sue
responsabilità. Ci vogliono regole rigide sui controlli e sul
monitoraggio, per capire realmente come questi produttori agricoli
hanno intenzione di utilizzare i terreni acquistati a Calliol».

E
davanti all’assicurazione da parte del primo cittadino che gli
obiettivi per uno sviluppo compatibile a Cesiomaggiore saranno
perseguiti, con l’inserimento per esempio nel documento preliminare al
Pat dei parchi agricoli, Cappellin replica.

«È
impossibile pensare all’istituzione di parchi agricoli senza adeguate
normative, ipotizzando poi che al confine con queste aree sorgeranno
colture non biologiche. L’Ente Parco è stato informato, dato che ci
troviamo in zona pre Parco?».

Andrea Dassie

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