Ultimi giorni per il tratto A23 – A27
Atteso fra qualche settimana l’arrivo dell’assessore Chisso. Sempre vivo il "progetto Assindustria"
Quindici-venti giorni
ancora per conoscere il futuro dell’autostrada bellunese.Entro fine
luglio Renato Chisso, assessore alle Politiche della Mobilità e
Infrastrutture della Regione Veneto, salirà in provincia per chiarire
gli ancora molti dubbi legati alla realizzazione di un’infrastruttura,
il collegamento tra A23 e A27, da molti considerata vitale e per la
quale, come evidenziato dal nostro giornale nei giorni scorsi, un pool
di imprenditori italiani ha già presentato il progetto finanziario.
Uun investimento in cambio di uno sfruttamento delle entrate dei pedaggi per una trentina d’anni.
A
confermare l’ormai imminente annuncio di Chisso, al quale ieri proprio
dalle pagine del Gazzettino si era rivolto il sindaco di Longarone
sollecitando un chiarimento, sono fonti vicine all’assessorato
regionale.Chisso dovrebbe così illustrare quella realtà già in essere e
che corrisponde al progetto (4 miliardi di euro complessivi, 800
milioni di euro per il tratto Pian di Vedova e Macchietto), presentato
a cura di Assindustria Belluno in collaborazione con le analoghe
associazioni di Treviso, Pordenone e Udine nel luglio di un anno fa.
Il
progetto prevede il prolungamento dell’autostrada fino a Macchietto e,
di qui, il collegamento a Forni di Sopra e dunque a Tolmezzo.Un
collegamento strategico che darebbe alla provincia di Belluno la
possibilità di essere direttamente collegata ad un sistema
trasportistico aperto verso le direttrici di maggior interesse sotto il
profilo economico e turistico.Tecnicamente, si tratta di 80 chilometri
di percorso, un terzo dei quali in provincia.Circa il 60 per cento è
previsto in galleria. Pio Paolo Benvegnù, vicepresidente di
Assindustria Belluno, non pare dare più di tanto peso né agli allarmi
lanciati in questi giorni né ai ritardi nel comunicare le decisioni da
parte della Regione Veneto.
«Credo
che Galan e Chisso in questo periodo abbiano la mente distratta da
altri problemi afferma il numero due degli industriali bellunesi, con
chiaro riferimento alla guerra in corso tra Forza Italia e Lega in
Regione e agli attacchi cui da più parti è fatto segno il governatore
Noi di certo non molliamo, anche se le resistenze, come quelle degli
ambientalisti, di certo non mancano».«Il progetto e gli imprenditori
pronti a finanziarlo ci sono dice ancora Benvegnù e la sintonia con il
presidente della Regione Friuli, Tondo, è piena. Credo che a breve
anche la posizione della Regione Veneto si chiarirà. Del resto, non
scopro io che i tempi della politica e quelli dell’imprenditoria non
sempre collimano».Ilario Tancon