AUTOSTRADA, dal gazzettino del 19/1

 

L’ex commissario straordinario Mainardi, che curò il progetto del prolungamento autostradale, plaude alla convocazione dei sindaci da parte di Chisso
«A27-A23, importante che ora passi in giunta»
Ma il bando di appalto dell’opera avrebbe dovuto essere emanato ancora nel 2007. E intanto incombono le elezioni


Lunedì 19 Gennaio 2009,

«Bene il passaggio con i sindaci, ma l’importante è che il progetto ora passi al Nucleo di valutazione (Nuv) e quindi in giunta per acclarare la pubblica utilità dell’opera».
      Bortolo Mainardi, padre putativo del progetto di collegamento autostradale A27-A23 Pian di Vedoia-Tolmezzo, plaude all’iniziativa dell’assessore regionale Renato Chisso di dare finalmente il via alle audizioni con i sindaci dei territori interessati al passaggio del prolungamento, ma si «avvale della facoltà di non rispondere» alla domanda sul perché le audizioni siano arrivate in così forte ritardo rispetto alla presentazione del progetto preliminare, peraltro accompagnato dal project financing, depositato ancora il 2 agosto 2007. La stessa Regione prevedeva di indire il bando per l’appalto già nel 2007. Ma siamo nel 2009 e il progetto non è nemmeno stato valutato dall’apposito organo regionale in base al cui responso si potrà procedere o meno.
      Fu Mainardi, nella veste di allora commissario straordinario per le grandi opere del nord est, a fianco dell’allora ministro alle infrastrutture Pietro Lunardi, a spingere per questa ipotesi di sbocco a nord, cercando così una risposta al miraggio della Venezia-Monaco che per trent’anni tenne alto il dibattito socio-politico senza portare però a nulla. Qualcuno già ipotizza che anche il collegamento A27-A23 potrebbe fare la stessa identica fine. E per una ragione in più rispetto ad allora: la crisi finanziaria che ha portato le banche a chiudere i rubinetti del credito. La Depfa, l’istituto di credito irlandese che per conto dell’Assindustria Belluno realizzò uno studio di fattibilità dell’opera e che si era fatta avanti per il maxi-finanziamento, è stata ritenuta, giusto pochi mesi fa, la principale causa della drammatica situazione della casa madre, la Hypo Real Estate, salvata con un maxi piano da 50 miliardi di euro garantito dallo Stato tedesco.
      Mainardi, insomma, preferisce conservare il suo ruolo tecnico, evitando di intromettersi nei meandri della politica, l’unica alla quale spetti ora la decisione sul progetto autostradale caldeggiato soprattutto dall’Associazione industriali di Belluno.
      Il progetto del valico confinario prese forza con il protocollo di Gorizia (4 aprile 2004) siglato tra i governatori del Veneto e del Friuli con il ministro Lunardi che incaricò l’Anas di redigere uno studio di fattibilità per il prolungamento A27 (Pian di Vedoia) con la A23 (Tolmezzo) su un tracciato di 85 chilometri e con innesto a Villaco (Austria) 162 chilometri. L’Anas ne dichiarò la fattibilità inserendolo nel Piano pluriennale della viabilità 2012. Stessa cosa, nel novembre 2006, venne fatta dal ministero delle infrastrutture che lo dichiarò "priorità nazionale".
      Insomma, le elezioni si avvicinano e non è difficile ipotizzare che il prolungamento autostradale diventi uno degli immancabili ostaggi delle lentezze politiche.
      Lauredana Marsiglia

VEDI ANCHE: IL PRECEDENT:Cinquant’anni di dibattito sul miraggio Venezia-Monaco
Senza tener conto dei troppi "no" e della carenza di fondi

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