LA GUERRA IN CASA!

 

LA
GUERRA E’ IN CASA!

E’ di
questi giorni l’allucinante notizia delle operazioni militari in
Cadore di soldati americani (della 173esima brigata
paracadutisti U.S. Army) e italiani (del 7° reggimento Alpini,
dell’8° reggimento Cividale e 17 parà carabinieri del Tuscania).
I militari hanno operato in Val D’Oten ed hanno alloggiato nella
caserma Calvi di Tai. Lunedi 26/10 sono stati ricevuti e riveriti dal
sindaco di Calalzo. Un assessore provinciale ha esultato per la
sicurezza che porteranno…

Ma la
cosa ancora più agghiacciante è questa: secondo i giornali poche
settimane fa a far visita alla struttura sono arrivati alcuni
ufficiali dell’Esercito Italiano e di quello statunitense, che
hanno perlustrato in lungo e in largo la caserma, trovandola idonea
per la concretizzazione di un progetto che dovrebbe portare alla
costituzione nella caserma cadorina di un distaccamento permanente di
marines!! Lo scopo di questa operazione sarebbe quello di costituire
un centro di addestramento per le truppe impiegate in Afganistan, che
avrebbero trovato in Cadore il luogo ideale per questa loro esigenza.
Dalla caserma Calvi, infatti, i militari si muoverebbero tutti i
giorni per raggiungere, sulle montagne, i luoghi prescelti per
l’addestramento e anche il poligono della val d’Oten.

Forse
qualcuno vuole abituarci a piccole dosi alla convivenza con militari
ed esercitazioni di reggimenti (americani o italiani non importa,
l’obbiettivo è lo stesso: fare la guerra!) che si preparano ad
andare in Afganistan, in Iraq o prossimamente in Africa, a seminare
morte in operazioni che più nessuno, neanche il ministro della
guerra la russa, definisce “di pace”.

I
militari sono lì per favorire gli interessi di governi,
multinazionali occidentali e il business delle armi e l’unica
democrazia che sono riusciti ad instaurare è stata quella della
corruzione e dell’omofobia del governo afgano (vogliamo ricordare la
recente legge che legalizza lo stupro della moglie da parte del
marito?).


Mentre
i militari morti vengono usati per rinvigorire la retorica
nazionalista, poche parole vengono spese per le migliaia di civili
assassinati ogni anno da operazioni, “fuoco amico”, “errori”
di uomini e macchine (come i DRONI: aerei da guerra senza pilota!).


La
tranquilla acquiescenza con cui (a parte pochi casi) in provincia si
apprendono queste notizie è impressionante: è tempo di prendere
posizione contro l’utilizzo di questi territori, di ogni territorio,
per la preparazione di operazioni che semineranno morte e
disperazione. Di unire a ciò un ragionamento sul sistema che produce
la guerra, la paranoia securitaria, le ronde e i militari per le
strade, il razzismo e i suoi lager, le nocività e i suoi veleni, i
disastri sociali. Ed immaginare la conseguente opposizione!

Per
parlare di questo vi invitiamo a partecipare

SABATO
14/11 dalle 15:30 in Largo Castaldi a Feltre ad un

RisiKoQuotidiano!

CONTRO
LA GUERRA, LE NOCIVITÀ E IL MONDO CHE LE PRODUCE!

                                                                                            desideranti

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