Moria di pesci, il meleto è indiziato

CESIOMAGGIORE. Pesci morti vicino a Pez sul torrente Viera. Questo il
ritrovamento del Corpo forestale dello Stato che ha prelevato un
campione d’acqua da uno scarico dei meleti di Calliol. Ma i risultati
sono dubbi e potrebbero far pensare a colifecali derivanti da scarichi
umani.  Il corpo forestale dello Stato ha comunicato nei giorni scorsi
l’episodio di inquinamento, con la moria di pesci sul torrente Viera,
al comune. Il fatto risale allo scorso mese di luglio. Il competente
ufficio forestale ha ispezionato i luoghi ed è risalito sino alla
ipotetica fonte di inquinamento lungo il corso d’acqua che arriva a
Calliol. In quel luogo è stato prelevato un campione d’acqua da uno
scarico non autorizzato proveniente dai locali a servizio dell’azienda
che gestisce il meleto nelle campagne a sud della frazione. Il campione
è stato esaminato dall’Arpav che ha rilevato la presenza di due
componenti in percentuali superiori a quelle previste dalla normativa,
in particolare tensioattivi e materia organica biodegradabile.  Il
verbale dell’accertamento è stato trasmesso in base alla legge alla
società proprietaria dello scarico che ora ha trenta giorni di tempo
per presentare i propri scritti difensivi e chiedere l’annullamento del
verbale, o per estinguere l’illecito dello scarico abusivo pagando la
multa.  «La giunta ha subito attivato gli uffici comunali per
verificare la regolarità dello scarico e per adottare eventuali
provvedimenti cautelari», spiega il sindaco Gianni De Bastiani.  Ma non
è ancora chiara la relazione fra lo sversamento dello scarico e il
ritrovamento di pesci morti lungo il torrente. Uno dei dubbi che
andranno chiariti è quello dello stato delle vasche Imhof a servizio
degli insediamenti abitativi.  «Il comune tuttavia», continua il
sindaco, «ha predisposto un piano di controlli condiviso con Arpav e
Usl, delle acque a monte e a valle del meleto di Calliol. I controlli
saranno estesi anche agli altri frutteti di grandi dimensioni presenti
nel territorio comunale. Il comune intende monitorare la qualità
dell’ambiente in relazione alle pratiche agricole, completando il
sistema dei controlli disciplinati con il regolamento comunale sull’uso
dei prodotti fitosanitari». (l.m.)

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