dalle Mamme
NO-TAV di Marco
Speravamo
che l’unica donna e mamma di questa campagna elettorale roveretana,
potesse
solidarizzare con noi, ma purtroppo, con tanta amarezza, abbiamo dovuto
constatare che la candidata sindaco, ha preferito seguire logiche di
partito.
E
così si è affidata al ministro delle infrastrutture e trasporti che (a
parole)
ha messo una bella pietra tombale su tutta la Val Lagarina e come
epitaffio vi è scritto “qui giacciono gli effetti collaterali di una
grande
opportunità rivelatasi inutile, che ha distrutto l’economia ed il
territorio di
una valle trentina, per la tasca di pochi ricchi che trentini non sono”.
Il
ministro parla con tanta tranquillità, perché sa che tra 20-30 anni
(quando e
se l’opera sarà finita), lui non sarà qui a risponderne. Parla di
certezze,
perché sa che, proprio ora, quest’opera è in forse, perché non ci sono i
soldi
(servono 12 miliardi di euro solo per il tunnel di base e pare ve ne
siano solo
0,8 miliardi di euro) e perché anche il governo austriaco sta ripensando
al
proprio impegno.
Parla
di trasferire il trasporto su gomma, proprio perché sa che nel 2009 vi è
stato
un calo del 23%. Chi lo poteva immaginare, anche solo due anni prima;
eppure
loro parlano di progetti per i prossimi 150 anni. Quando e se entrerà in
funzione il tunnel, ci saranno già le gallerie attraverso Lostschberg ed
il
Gottardo e nessun autotrasportatore ha mai detto né che lo utilizzerà,
né che
contribuirà a finanziarlo. Basterebbe potenziare la linea attuale con
treni
molto più pesanti (1800tonnellate, a trazione multipla) con costi di
poco
superiori ad un treno a semplice trazione. Il TAC è una “leggenda
metropolitana”, non esiste da nessuna parte merci che viaggiano a oltre
200
Km/ora, ma solo ricche persone che sfrecceranno per la ns valle senza
neanche
fermarsi. In realtà esiste solo il TAV, com’è anche stato specificato
sul
mensile della PAT di novembre 2009.
Il
ministro, parla di slancio del Trentino, quando sa benissimo che questo
progetto andrà ad arricchire principalmente i general contractors come
ENEL,
IRI, FIAT (che non dovranno gestire l’opera finita e che dunque non
hanno alcun
interesse a finirla presto e bene). Loro stabiliranno il prezzo finale,
ottenendo l’approvazione di tutte le varianti e guadagneranno su
appalti,
subappalti, ecc, creando una voragine finanziaria che andrà anche sulle
spalle
di noi trentini. Volete un esempio?
ESTENSIONE
LINEA TAV ========= 1290,000
Km
Stima
iniziale euro 14.159.000.000
Previsione
costi 2007 euro 87.850.000.000
Ed
ancora, es. di costi di linee già costruite:
SPAGNA
=== 9 milioni di Euro a Km.
FRANCIA ===
13
milioni di Euro a Km.
ITALIA
=== 32 milioni di Euro a Km. E
successivamente si è arrivati a 54 milioni di Euro a Km (4 volte in più
della
Francia)
Chi
spiegherà il buco economico che provocherà quest’opera? Ogni euro speso
in
questa direzione è un euro in meno per le spese sociali (sanità, scuole,
servizi ecc), stanno stravolgendo un po’ per volta la logica dei
trasporti,
come servizio. Provate a parlare con i sindacati dei ferrovieri,
guardatevi le
stime 2010 di legambiente sul pendolarismo. Informatevi, perché solo
così si
può sbugiardare i venditori di fumo.
Siamo
stufe di essere prese in giro, come fossimo “oche da cortile”, che
mangiano tutto
ciò che vien propinato loro, perché sappiamo qual è la fine che
vorrebbero
riservarci.
Che
il ministro vada a parlare di certe sciocchezze con il Dott. Marco Ponti
(ordinario di Economia Applicata al Politecnico di Milano) o con l’Ing.
Claudio
Cancelli (docente del Politecnico di Torino) o con Ivan Cicconi
(direttore
I.T.A.C.A), uno dei maggiori esperti di infrastrutture e lavori pubblici
e con
tanti altri esperti, tutti contrari al Tav, non a priori, ma con dati
alla
mano.
E
non serve neanche alterarsi, invocando la predominanza della Provincia,
per
giustificare il silenzio assoluto nel quale si voleva far passare
quest’opera.
Noi
sappiamo chi è e chi sarà dalla ns. parte.
E’
ora di finirla con questi sacrifici umani (dei più deboli) al “dio
soldo”: dal
nucleare alla privatizzazione dell’acqua, dalla discarica di Tenno a
quella di
Marco, da Tremalzo a Folgaria, dall’inceneritore di Trento a quello di
Rovereto, dalla base di Matterello al TAV. Noi siamo solidali con tutte
quelle
mamme (e non solo) che si stanno muovendo in tutto il Trentino in difesa
della
ns. terra e della vita futura dei ns. figli. Di chi fidarsi? Non ci sono
scorciatoie: fidatevi solo del dibattito, del confronto, della richiesta
di
trasparenza sulle informazioni e di TERZIETA’ dei soggetti coinvolti
nelle
stime, nelle perizie, nelle opere: siamo il paese dei conflitti
d’interessi!!
Per
vivere, abbiamo bisogno di aria respirabile. Per vivere, abbiamo bisogno
di
acqua bevibile. Per vivere, abbiamo bisogno di cibo mangiabile. Per
vivere,
abbiamo bisogno di dormire e vegliare; non solo di dormire.
Mamme
NO-TAV di Marco