«Preoccupati per il lago del Centro Cadore»


il Corriere delle Alpi — 24 maggio 2010
 

  PIEVE DI CADORE. I fanghi che escono, mescolati all’acqua,
dallo scarico della diga di Valle di Cadore, sono inerti e non
pericolosi: lo assicurano i vertici dell’Enel. Ma cosa succederà
quando si dovrà intervenire sul lago del Centro Cadore dove per
cinquant’anni è entrato di tutto, dalle fabbriche e dai laboratori
della zona?
 E’ una domanda che si pongono i pescasportivi del bacino 4
che gestiscono anche le acque del bacino.  «Sappiamo che hanno
già appaltato lo sghiaiamento alla ditta Grigolin, notizie che si
trovano in internet» spiegano Giacobbi e Campi, presidente e vice
presidente del bacino di pesca «Centro Cadore». «Sono comprese due
cave di ghiaia che lavoreranno per dieci anni almeno. E sfangheranno il
fondale vicino alla diga per cinque anni come minimo. Useranno le
stesse tecniche che vengono usate per il lago di Valle, buttando il
fango nel Piave? Nessuno dice di saperne qualcosa: o noi siamo
visionari o non ce la raccontano giusta. Comunque d’ora in poi tutti
devono sapere che qualsiasi cosa abbiano in programma di fare,
prima ci devono interpellare».  E’ proprio questo il punto. Nel caso
del lago di Valle «ci siamo sentiti soli nel combattere questa
battaglia» aggiunge Giacobbi «è evidente che l’Enel rispetterà la
norma di legge, peraltro a nostro avviso troppo onerosa da sostenere per
il nostro fiume, mentre è nostra premura che in futuro tutti i
portatori di interesse vengano presi in considerazione nella fase
progettuale di questi interventi e non perchè se ne sono accorti
all’ultimo da soli».  La presa di posizione del bacino è anche
nei confronti della Provincia: «Per l’assessore De Zolt la situazione
non è così grave come noi prospettiamo. Per lui c’è solo
dell’acqua torbida. Forse non è a conoscenza che per dell’acqua
torbida durata solo un giorno due anni fa, l’allevamento provinciale ha
perso tutti gli avanotti di trota marmorata. Pensa forse che per
il nostro fiume non succederà lo stesso?»  «Per il sindaco di Valle
i fanghi sono a posto. Non lo abbiamo mai messo in dubbio, ma il
fango ruba posto all’ossigeno e i pesci respirandolo vanno in
asfissia e muoiono».

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