dal gazzettino ddel 19/4/08 ed. di Belluno

La Provincia ha avviato il
procedimento nei confronti dell’azienda di Fortogna per l’installazione del
nuovo forno Contro la Metalba scatta la diffida

Reolon: «Dobbiamo tutelare i diritti di tutti, ma la
salute è una priorità». Pison: «Impianto non autorizzato»

Longarone

È stato avviato il
procedimento di diffida nei confronti della Metalba per l’installazione del
forno della capacità di 30 tonnellate in assenza di autorizzazione integrata
ambientale. Lo hanno comunicato ieri il presidente della Provincia, Sergio
Reolon, e l’assessore all’ambiente, Giuseppe Pison, a seguito dell’avvio
procedurale sottoscritto dal dirigente del settore Ambiente e Territorio
dell’amministrazione provinciale, Paolo Centelleghe. Il consiglio provinciale
ha anche approvato la nomina di un consulente esterno che si occuperà del
complesso iter per assumere i provvedimenti del caso che non possano essere
assolutamente impugnabili dall’azienda di Fortogna. L’istruttoria del
procedimento si articolerà in un’attività di indagine interna e di valutazione
di ogni altro elemento da sottoporre poi all’esame dell’amministrazione al fine
dell’eventuale adozione del provvedimento di diffida, atto che va a eliminare
alcune irregolarità, qualora venissero riscontrate al termine del procedimento.
L’azienda, da parte sua, avrà ora 20 giorni di tempo per depositare eventuali
controdeduzioni e documenti riguardanti il procedimento, che avrà una durata
massima di 60 giorni. «Dopo aver effettuato i sopralluoghi, che hanno
registrato una produzione media di 78,8 tonnellate al giorno a fronte delle
55/60 dichiarate, gli uffici provinciali hanno deciso di dare avvio a questo
procedimento -ha affermato Reolon- La vicenda è molto delicata. Ci troviamo da
un lato a dover difendere il diritto alla salvaguardia della salute dei
cittadini della frazione di Fortogna, messo in discussione da rumori, polveri e
traffico legati all’attività di Metalba , dall’altro ai diritti d i un’azienda
che si è insediata in quel luogo in base ad autorizzazioni e concessioni avute
anni orsono, procedendo secondo le leggi vigenti. La Provincia, di comune
accordo con l’amministrazione di Longarone, si trova a dover tutelare due
diritti ponendo come principale sicuramente quello della salute pubblica.
Palazzo Piloni, come in questo caso, continuerà ad agire con la massima
trasparenza e con estremo rigore avvelendosi anche dell’aiuto di un legale
esterno».

Sulla stessa lunghezza
d’onda si è espresso l’assessore Pison. «L’installazione del forno da trenta
tonnellate in sostituzione dei due della portata di 7 costituisce una modifica
sostanziale dell’impianto, che non è mai stata, come più volte detto,
autorizzata. Per questo motivo abbiamo avviato le verifiche e ora attendiamo,
se ci saranno, le controdeduzioni dell’azienda. Tutto questo non ha nulla a che
fare con il procedimento di Via – Valutazione d’impatto ambientale, che
riguarda la presentazione del progetto di ampliamento dell’azienda per il quale
la commissione provinciale sta attendendo le controdeduzioni alle osservazioni
presentate dalle parti in causa».

Roberto Padrin

This entry was posted in Fortogna (metalba). Bookmark the permalink.