Santa Giustina: L’inceneritore rimane nel cassetto? Ma i mostri continuano a sognarlo…

SANTA GIUSTINA. Il progetto termovalorizzatore non è stato
accantonato. E’ in standby e il gruppo Reno de Medici potrebbe
riproporlo se le condizioni lo permetteranno. Il gruppo, leader europeo
nella produzione cartaria, punta a realizzare un ciclo efficiente di
riutilizzo degli scarti di produzioni di Santa Giustina e degli
stabilimenti allo scopo di produrre l’energia necessaria per generare
il vapore che asciuga il cartoncino. Per adesso a Santa Giustina si
brucia metano. Secondo l’azienda non è semplice fare passare il
messaggio che un minore costo dell’energia avrebbe ricadute positive
sull’intero ciclo produttivo lasciando maggiori risorse di cui potrebbe
beneficiare anche il personale.  Dopo che l’azienda aveva inoltrato in
Regione la pratica di autorizzazione integrata ambientale nel febbraio
2008, a Santa Giustina c’era stata una levata di scudi, un fuoco di
sbarramento soprattutto dell’opposizione in consiglio comunale malgrado
la relazione tecnica indicasse nella centralina il mezzo per modificare
l’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti e dei sistemi di
approvvigionamento energetico. L’impianto servirebbe a produrre vapre
da fonti rinnovabili. L’impianto dovrebbe bruciare scarti di pulper (un
mix di carta da macero) e fanghi essiccati di depurazione di «acque
dell’industria cartaria».  Per contro, prima Rifondazione Comunista,
poi gli ambientalisti e infine il Wwf erano scesi in campo manifestando
la netta contrarietà al progetto. Puntare sulla raccolta differenziata,
arrivata addirittura all’85 per cento a Ponte nelle Alpi, è ritenuta la
cura adeguata.  Un metodo per ridurre il consumo di derivati del
petrolio sostituendoli con biomassa e recuperare gli scarti attualmente
avviati a smaltimento. Appena un mese fa il vicesindaco di Santa
Giustina, Ennio Vigne, ha confermato nel corso di un incontro
frazionale che la direzione della cartiera ha per il momento riposto
nel cassetto il progetto.  Riposto, appunto. Non cestinato. Da Milano
fanno sapere che se ne riparlerà quando il clima sarà più disteso.

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