Feltre: Finalmente 50000 metri cubi di cemento alll’Altanon

FELTRE. Un complesso d’architettura o un muro di cemento davanti alla
città? Il progetto urbanistico dell’Altanon è stato presentato agli
abitanti durante il forum sul Pat, ma l’esito del piano di intervento
esposto dall’amministrazione sarà svelato solo col tempo. Su un’area da
50 mila 750 metri quadri sorgerà un quartiere con sette blocchi di
edifici per 50 mila metri cubi di volume. Il nuovo “skyline” prospetta
una serie di fabbricati alti fino a 18 metri, che saranno il manifesto
d’entrata e d’uscita alle porte di Feltre. Appeso proprio sulla visuale
del colle delle Capre.  L’impatto estetico sulla città sarà
inevitabile, nella speranza di un’opera ben riuscita e piacevole
all’occhio. Lo schema generale del piano d’intervento sull’Altanon
suddivide l’area strategica compresa tra viale Montegrappa, la stazione
e viale Piave in sette comparti edificabili.  Il primo punto
interrogativo – sollevato dalla minoranza alla riunione del forum di
venerdì – riguarda la destinazione del blocco numero quattro, di
proprietà pubblica, dove sono situate attualmente le serre Mazzocato.
La scorsa amministrazione vi aveva ipotizzato la costruzione di un
auditorium, che però non rientra nei programmi dell’esecutivo Vaccari.
I complessi sei e sette si riferiscono a due fabbricati già esistenti
che saranno mantenuti: quello che include la Coop e l’edificio dei
primi del Novecento che si affaccia su viale Piave.  Per i comparti
dall’uno al tre è prevista invece una nuova edificazione per un totale
di dodici costruzioni che coprono la superficie di 6 mila 765 metri
quadri. Le altezze di questi fabbricati da realizzare sull’area libera
dell’Altanon variano da un massimo di 18 e 15 metri – traducibili in
condomini di cinque piani – fino ai 4 metri dei corpi di collegamento.
 Ricavando appartamenti (per circa il 40 per cento della superficie) e
soprattutto uffici. In mezzo ci saranno percorsi nel verde, parcheggi,
una piazza pedonale, parchi urbani e spazi pubblici. Sono previste
infine dal piano di intervento sul terminal cittadino le opere di
urbanizzazione all’interno del quinto comparto, in cui si trova la
stazione delle corriere.  La consistenza della volumetria di metri cubi
da riempire con materiale edilizio aveva suscitato in passato tante
discussioni, al punto tale da attirare su Feltre il vincolo
paesaggistico da parte del Ministero. E adesso la visuale della città è
destinata a cambiare drasticamente di fronte ad un’imponente
architettura.  Il Pi tiene conto del masterplan realizzato dallo studio
londinese dell’architetto Chipperfield e presentato alla passata
amministrazione Brambilla, le cui indicazioni sono state
sostanzialmente recepite dalla planimetria definitiva. Il progetto per
diventare esecutivo deve essere adottato dal consiglio comunale. Una
volta approvati, gli interventi su urbanistica e fabbricati saranno
attuativi e passeranno al vaglio della commissione edilizia per il via
libera ai lavori.

 

vedi anche:

L’Altanon in rampa di lancio un nuovo quartiere in centro

 

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One Response to Feltre: Finalmente 50000 metri cubi di cemento alll’Altanon

  1. franco barbagli says:

    leggete le interviste ai poltronari dell’opposizione feltrina perenzin e malacarne sul gazzettino del’11 genn. a proposito dell’altanon. parlano la lingua del cemento. non mettono neanche in dubbio che la ci sarà la speculazione. per loro è solo un problema di beghe di potere. un raket contro l’altro.
    Il cemento colerà e basta.
    nuova sinistra? stesse poltrone…

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