Buttavano in discarica anche sacche di sangue

Buttavano in discarica anche sacche di sangue

l’Adige 27/03/2009 19:22

saccheTRENTO
– Gli investigatori sapevano cosa cercare. Nelle intercettazioni
ambientali nelle mani degli uomini della forestale c’era un dialogo tra
due ingegneri della Sativa e il responsabile Simone Gosetti nel quale
si parlava di rifiuti ospedalieri rinvenuti in diversi camion
provenienti dalla Lombardia. Quel materiale, smaltito illegalmente, è
venuto alla luce giovedì mentre erano presenti gli uomini della
forestale di Vicenza, il personale dell’Appa e il perito della Procura
Iacucci, un vero esperto in materia. Effettuando le trincee, la pala
dell’escavatore ha portato alla luce una ventina di sacche di sangue,
quindici flebo e altro materiale di scarto ospedaliero. Prodotti in
gran parte integri, anche se qualche sacca è spuntata tra i rifiuti
vuota e la paura è che il liquido organico sia andato disperso.
Tutte le sacche erano state ben occultate. Sopra questi rifiuti
ospedalieri erano stati depositati metri di altro materiale nella
speranza che sparissero definitivamente. Dalle intercettazione è emerso
che questo materiale è arrivato dalla Lombardia, ma è difficile capire
l’ospedale esatto di provenienza in quanto le etichette esterne sono
completamente disintegrate. Le uniche certezze arrivano da un’etichetta
interna che indica il contenuto (sangue umano), la quantità (350
millilitri) e la data di scadenza (1984). Le intercettazioni in mano
agli agenti della forestale risalgono all’ottobre scorso: e quindi
presumibilmente è quello il periodo di arrivo del materiale e di
occultamento da parte degli operai, ai quali sarebbe stato raccomandato
di sotterrare tutto. I prodotti, infatti, sono stati trovati sotto
anche tre metri di materiale. Giovedì, appena avuto la certezza che si
trattava di sangue, le sacche sono state posizionate in un luogo
protetto e ieri sono state trasferite con mezzi di protezione adeguata.
Ora il materiale, posto sotto sequestro, verrà analizzato, così come
verranno analizzati anche gli altri 15 campioni già aperti presso il
laboratorio dell’Appa. (Articolo completo sull’Adige cartaceo)
 
Patrizia Todesco

 

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