AREA ALTANON DI FELTRE: COLA CEMENTO, COLA

Sulle pagine dei quotidiani locali oggi viene dato ampio risalto alla simulazione (per ora…) al computer dell’allucinante piano di cementificazione totale previsto per la città di feltre, 50000 metri cubi, quasi tutti appartamenti A FRONTE DEI PIU DI 1000 ATTUALMENTE SFITTI NEL TERRITORIO COMUNALE!

L’AREA ALTANON COME E’ OGGI…

LA (PER ORA) SIMULAZIONE DEI 13 (!!) CUBI SOVIETICI DI CEMENTO.

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L’architetto Gianfranco Grossi, studiati i dati del master plan
dell’inglese David Chipperfield, ha preparato una simulazione destinata
a far discutere

Nuovo Altanon, colata di cemento sul panorama

I tredici edifici previsti, secondo l’elaborato, daranno vita a una fila di palazzi che nasconderà centro storico e Vette

Il Gazzettino, Mercoledì 11 Marzo 2009, Feltre
      Altanon ancora sotto la lente. Quella delle polemiche.
     
Se la prima palazzina della "Roggia dei mulini" ha creato la tempesta,
l’ultimo piano approvato, quello disegnato sulla falsariga del master
plan creato dall’architetto inglese David Chipperfield, darà vita ad un
tornado. Distruttivo come "Katrina".
      Il "condominio" davanti
alla stazione ferroviaria è stato contestato per aver ostruito i coni
visuali della cittadella con tutte le successive conseguenze, in primis
l’imposizione del Vincolo paesaggistico e ambientale.
      Le nuove strutture daranno fuoco alle polveri.
     
A solleticare l’interesse dei cittadini è arrivata ora l’elaborazione
grafico digitale dell’architetto Gianfranco Grossi. Una simulazione
realizzata tenendo conto con precisione, delle altezze e delle cubature
indicate dal progetto che, di fatto, dimostra come lungo viale Monte
Grappa, i corpi di fabbrica che sorgeranno, daranno vita ad una cortina
di cemento.
      Una barriera fatta di condominii che andrà a
vanificare in maniera "pesante" i coni visuali sia legati al centro
storico che alla catena della Vette feltrine.
      «Spesso – scrive
l’architetto Grossi – le questioni urbanistiche rischiano di diventare
sterili numeri e codici che escludono la popolazione dal dibattito
urbano. Questa autoreferenzialità dei tecnici con gli amministratori
può diventare terreno di coltura di "infezioni urbane croniche"».
     
Lo scopo di Grossi «è di rendere visibile la qualità e la quantità di
questo intervento prima che sia realizzato. Ho calato il progetto
esattamente come è presentato dalle tavole scaricabili dal sito del
Comune di Feltre. Si prevede la realizzazione di 13 edifici di cui 4 a
solo piano terra (4 metri di altezza), 3 con piano terra e altri due
(10 metri), 3 con piano terra e tre piani (15 metri), 2 piano terra più
altri 4 (18 metri) e uno a destinazione pubblica (caratteristiche
indefinite)».
      A far drizzare i capelli a Grossi è «il
prospetto su viale Monte Grappa … interessante sia per il rapporto
con la città antica che per la valutazione dei coni visivi e la
tipologia degli edifici.
      Alessandro Tibolla

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