Sempre più persone sono contrarie al TAV
Verona-Monaco (in più di mille hanno manifestato a Trento il 19 aprile scorso).
Le ragioni di questa opposizione sono state spiegate attraverso decine di
serate informative e la diffusione ampia di dossier e altro materiale che
smonta la pretesa necessità dell’opera. Ma avere ragione, lo sappiamo bene, non
basta
Se opere inutili e devastanti vengono
costruite è perché c’è chi ci guadagna.
Le aziende che partecipano e parteciperanno
alla costruzione del TAV Verona-Monaco si arrichiranno distruggendo le nostre
valli e montagne, rischiando di intaccare persino il più prezioso dei beni:
l’acqua. Per questo vogliamo dare a simili affaristi nome e indirizzo.
Tra le otte imprese del consorzio che si è
aggiudicato l’appalto per il cunicolo esplorativo di Aica-Mules, prima parte
del TAV Verona-Monaco, c’è anche la trentina Collini Costruzioni S.p.A. (la
sola impresa regionale coinvolta).
Per questo un gruppo di solidali con la lotta
NO TAV, il 28 aprile scorso, è entrato nella sede milanese della ditta con
degli striscioni che dicevano "COLLINI VERGOGNA" e "COLLINI
DEVASTA LE ALPI".
Quello che proponiamo è una campagna di
pressione nei confronti della Collini affinché recida il contratto per i lavori
del TAV. Continue reading