Sentieri di pace o cantieri di guerra?

Venerdì
25 giugno si è tenuta, a Rovereto, la prima serata di “Sentiero di
Pace”, un’iniziativa di concerti e interventi di “esperti” di
guerra, sponsorizzata dalla Provincia di Trento e seguita in diretta
da Rai radio 2. Anche quest’anno un gruppo di antimilitaristi ha
voluto sbugiardare l’ipocrisia della Provincia e riaffermare il
senso della lotta contro la base militare di Mattarello.

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«Preoccupati per il lago del Centro Cadore»


il Corriere delle Alpi — 24 maggio 2010
 

  PIEVE DI CADORE. I fanghi che escono, mescolati all’acqua,
dallo scarico della diga di Valle di Cadore, sono inerti e non
pericolosi: lo assicurano i vertici dell’Enel. Ma cosa succederà
quando si dovrà intervenire sul lago del Centro Cadore dove per
cinquant’anni è entrato di tutto, dalle fabbriche e dai laboratori
della zona?
 E’ una domanda che si pongono i pescasportivi del bacino 4
che gestiscono anche le acque del bacino.  «Sappiamo che hanno
già appaltato lo sghiaiamento alla ditta Grigolin, notizie che si
trovano in internet» spiegano Giacobbi e Campi, presidente e vice
presidente del bacino di pesca «Centro Cadore». «Sono comprese due
cave di ghiaia che lavoreranno per dieci anni almeno. E sfangheranno il
fondale vicino alla diga per cinque anni come minimo. Useranno le
stesse tecniche che vengono usate per il lago di Valle, buttando il
fango nel Piave? Nessuno dice di saperne qualcosa: o noi siamo
visionari o non ce la raccontano giusta. Comunque d’ora in poi tutti
devono sapere che qualsiasi cosa abbiano in programma di fare,
prima ci devono interpellare».  E’ proprio questo il punto. Nel caso
del lago di Valle «ci siamo sentiti soli nel combattere questa
battaglia» aggiunge Giacobbi «è evidente che l’Enel rispetterà la
norma di legge, peraltro a nostro avviso troppo onerosa da sostenere per
il nostro fiume, mentre è nostra premura che in futuro tutti i
portatori di interesse vengano presi in considerazione nella fase
progettuale di questi interventi e non perchè se ne sono accorti
all’ultimo da soli».  La presa di posizione del bacino è anche
nei confronti della Provincia: «Per l’assessore De Zolt la situazione
non è così grave come noi prospettiamo. Per lui c’è solo
dell’acqua torbida. Forse non è a conoscenza che per dell’acqua
torbida durata solo un giorno due anni fa, l’allevamento provinciale ha
perso tutti gli avanotti di trota marmorata. Pensa forse che per
il nostro fiume non succederà lo stesso?»  «Per il sindaco di Valle
i fanghi sono a posto. Non lo abbiamo mai messo in dubbio, ma il
fango ruba posto all’ossigeno e i pesci respirandolo vanno in
asfissia e muoiono».

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Esplode un fusto in fabbrica di SMALTIMENTO DI RIFIUTI TOSSICI!! Fiamme e paura a Longarone (bl)

L’incendio dopo le 18, in
cielo una nube che rendeva l’aria irrespirabile. Una decina in ospedale

Una fase del furioso incendio di martedì 18/5 sera alla Ecorav di Longarone

L’Ecora smaltisce rifiuti tossici, si è temuto il disastro
ambientale. Cinque intossicati, evacuati i lavoratori della Safilo.

dal corriere del veneto. VEDI ARTICOLI CORRELATI

dal corriere degli alpini VEDI ARTICOLI CORRELATI

LONGARONE (Belluno) — Disastro ambientale sfiorato a Longarone.
Non è la natura ad essersi ribellata questa volta, ma
l’industrializzazione. Probabilmente per una reazione chimica hanno
preso fuoco molti chili di sostanze tossiche, individuate come rifiuti
che erano nei locali dell’azienda Ecora. Cinque le persone lievemente
intossicate e un’altra decina è stata portata al pronto soccorso di
Belluno, solo per un controllo di rito. Il personale della Safilo,
azienda confinante con l’Ecora, è stato evacuato fino a questa mattina.
Poteva essere una tragedia, un’altra tragedia in una terra già
martoriata dal disastro del Vajont che provocò 2000 morti sotto l’onda
assassina della famigerata diga, quel «bicchiere» come scrisse Dino
Buzzati, che «era fatto a regola d’arte, testimonianza della tenacia,
del talento, e del coraggio umano». Quello di ieri, invece, è stato un
incidente industriale di un’azienda che si occupa di smaltire rifiuti
tossici.

Il bollettino Un’azienda scomoda che anche ieri ha fatto parlare
di sé tra i longaronesi. I commenti negativi non sono mancati da parte
di chi lavora nei pressi dell’azienda che smaltisce i rifiuti tossici. E
proprio questi si sono ribellati, scatenando un incendio indomabile per
gli operai che vi lavoravano. Solo dopo quasi due ore si è visto
l’effetto dell’opera dei vigili del fuoco del comando di Belluno, con il
nucleo batteriologico. Sul posto anche i carabinieri, la polizia, la
forestale e il soccorso alpino, nonché i medici del pronto soccorso che
si sono occupati delle persone che lamentavano di aver esalato i fumi
dell’incendio. Nessun ferito, per fortuna, solo un ingente danno alla
struttura e sicuramente risvolti ambientali, che l’Arpav sta
conteggiando in queste ore. Ieri è stata installata una centralina
mobile a Provagna. Il vento spirava verso la Val Belluna. E la paura che
il danno sia grosso rimane. Dopo due ore che si è respirata l’aria
dell’incendio, la gola bruciava. Continue reading

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NO TAV: fiaccolata ecologica Martedì 1°giugno 2010

L’Associazione Marcolina
Tutela del Territorio, NO TAV (www.amtt-notav.it)
propone 

fiaccolata ecologica martedì 1°giugno 2010

Programma:
–    Ore 19.25: Ritrovo presso i giardini della casa sociale di
Marco (Rovereto)

–    Ore
19.30: Partenza camminata fino al campo polivalente dei Lavini di Marco
–    Ore  20.00 musica e allegria.
–    Ore 20.30: partenza per la “Lasta dei Cavai”, dove inizierà
la fiaccolata (non bambini,che potranno aspettarci ai polivalenti)
–    Ore 22.30: Ritorno ai campi polivalenti per concludere
la festa e successivamente rientro ai giardini di Marco.

I partecipanti alla fiaccolata sono pregati di munirsi di calzature
adeguate,
di frontalino o torcia elettrica. Chi lo desidera, porti le bandiere NO
TAV

Vi aspettiamo numerosi. – Passa parola!

IN CASO DI MALTEMPO LA FIACCOLATA VERRA’ RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI

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DALLE MAMME NOTAV: SALVA MARCO E DEVASTA LA PIANA ROTALIANA

 

 

 

(articolo
di risposta delle mamme NO TAV di Marco alla presa di
posizione del gruppo "SalvaMarco", il quale ha incontrato a Roma il
commissario per il tunnel del Brennero e le tratte di accesso sud,
Fabris,
sostenendo poi sui giornali che manifestazioni e lotte contro il TAV in
Trentino sono controproducenti, e che si deve negoziare con realismo un
modo
per far rispettare l’abitato di Marco)

SALVA MARCO E DEVASTA LA PIANA ROTALIANA

Non
siamo
per i tecnicismi politici e non siamo di quelli che cavalcano l’onda a
fini esclusivamente politici.

Siamo
assolutamente
contrarie all’uso strumentale a fini elettorali che è stato
consumato sulla questione Tav.

Non
mistifichiamo
la realtà, ma chiediamo trasparenza e informazione.

Non
crediamo
alle rassicurazioni del ministro di turno o a coloro che pubblicizzano
le bandiere appese agli altrui balconi, ma crediamo agli atti pubblici
firmati
e ricordiamo in proposito che in questi giorni il Consiglio Provinciale
approverà il “piano cave”, proprio in relazione alle grandi opere.

Così,
sebbene
siamo di Marco e madri di famiglia, diciamo il ns. convinto e deciso NO
TAV in Trentino e per questo invitiamo il 1° giugno ai giardini di
Marco, alle
ore 19,30, tutta la popolazione civile del Trentino, che oggi più che
mai si
sta attivando a tutela della ns. terra: dal nucleare alla
privatizzazione
dell’acqua, dalle acciaierie di Borgo alle caserma di Mattarello,
dall’inceneritore
di Trento a quello di Rovereto al Tav. Oggi sta nascendo un
coordinamento di
tutti quei comitati che si battono per la salute dei cittadini e per la
tutela
del territorio, e che sono stufi di essere presi in giro ed esclusi
dalle
scelte delle amministrazioni. In questa occasione saliremo verso la
“lasta dei
cavai”, per una fiaccolata ecologica proposta dalla Associazione
Marcolina
Tutela Territorio No-tav, di cui noi facciamo parte, che è stata l’unica
voce,
unitamente al comitato di Ala e di Rovereto, ad informare la popolazione
(compresi la quasi totalità dei candidati sindaco).

Vi
aspettiamo
numerosi il 1° giugno per illuminare la notte della Vallagarina con
un gigantesco NO TAV umano.

Le
mamme NO TAV di Marco


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AFGHANISTAN-CADORE: LA GUERRA A KM. ZERO. SABATO 22 MAGGIO ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA A FELTRE

AFGHANISTAN-CADORE: LA GUERRA A KM. ZERO

Il mese scorso l’italia, è stata
attraversata da un’ondata di indignazione per l’arresto in
Afghanistan dei 3 operatori di Emergency: anche nella nostra
sonnolenta provincia ci si è risvegliati ricordandosi dell’esistenza
della guerra, una volta liberati i medici arrestati è calato di
nuovo il silenzio…

Ma la guerra non si è fermata, né in
Afghanistan, né altrove.

Anzi, la logica militare entra sempre
di più nelle nostre vite con la presenza dell’esercito a difesa di
discariche, inceneritori, TAV e presto anche siti nucleari: in
generale tramite tutti i dispositivi razzisti, di controllo e
repressione come i CIE (lager per migranti).

Proprio in Cadore, a due passi da casa,
i militari USA e NATO si addestrano ad uccidere: l’Afghanistan non è
mai stato così vicino…

COME FARE?

SABATO 22 MAGGIO ALLE 16

APPUNTAMENTO ANTIMILITARISTA AL DESIR –
FELTRE VIA MONTEGRAPPA

desir.noblogs.org                 lab-desir@canaglie.org

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Smog: feltre come milano. Yuppiiii

Arpav e Provincia hanno presentato ieri mattina (12 MAGGIO) il volume "L’aria nelle
nostre valli", una raccolta di tutte le analisi degli ultimi tre anni.
Si passa dall’eccellenza delle aree settentrionali (come il Cadore), per
toccare i buoni valori di quella di Belluno capoluogo, per veder
ridurre via via i livelli in Valbelluna sino a giungere ai numerosi
sforamenti degli inquinanti nella conca feltrina che si conferma stretta
nella morsa dello smog
.

«Per quanto riguarda le polveri sottili (Pm10) – ha spiegato Rodolfo
Bassan, dirigente Arpav Belluno – la situazione più delicata che si
riscontra nel territorio provinciale è quella che caratterizza il
Feltrino. La sua conformazione orografica e il suo clima portano la zona
a registrare numerosi sforamenti dei parametri massimi consentiti.
Anche se c’è da dire che dal 2004 ad oggi questi sono diminuiti del
60%».

Belluno resta una delle terre con la maggiore incidenza di
manifatturiero e industria…

NEL COMUNE DI FELTRE E NEI DINTORNI VI SONO FABBRICHE CHE HANNO INQUINATO E INQUINANO TUTTORA (ALCOA/SAPA IN DECINE DI ANNI NON HA MAI AVUTO FILTRI NEI CAMINI, COME RECENTEMENTE AMMESSO DA UN SUO DIRETTORE…), O LA FORNACE A VILLABRUNA (WIENERBERGER) CHE EMETTE DA SOLA 1,940 TONNELLATE DI POLVERI SOTTILI L’ANNO…

CHE CI SIA UNA CONNESSIONE?

VEDI L’ART. DEL CORRIERE DEGLI ALPINI

VEDI I POST CORRELATI IN DTT

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lettera aperta, in risposta ad articolo comparso su l’Adige del 08/05/2010, sulle dichiarazioni della candidata sindaco Lorenzi e del ministro Castelli.

dalle  Mamme
NO-TAV di Marco

Speravamo
che l’unica donna e mamma di questa campagna elettorale roveretana,
potesse
solidarizzare con noi, ma purtroppo, con tanta amarezza, abbiamo dovuto
constatare che la candidata sindaco, ha preferito seguire logiche di
partito.

E
così si è affidata al ministro delle infrastrutture e trasporti che (a
parole)
ha messo una bella pietra tombale su tutta la Val Lagarina e come
epitaffio vi è scritto “qui giacciono gli effetti collaterali di una
grande
opportunità rivelatasi inutile, che ha distrutto l’economia ed il
territorio di
una valle trentina, per la tasca di pochi ricchi che trentini non sono”.

Il
ministro parla con tanta tranquillità, perché sa che tra 20-30 anni
(quando e
se l’opera sarà finita), lui non sarà qui a risponderne. Parla di
certezze,
perché sa che, proprio ora, quest’opera è in forse, perché non ci sono i
soldi
(servono 12 miliardi di euro solo per il tunnel di base e pare ve ne
siano solo
0,8 miliardi di euro) e perché anche il governo austriaco sta ripensando
al
proprio impegno. Continue reading

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MINI NAJA DI DUE MESI ANCHE A SAN CANDIDO!

dal corriere delle alpi (o degli alpini…) del 11/5/10

FELTRE Mini naja di due mesi per giovani fino a 25 anni  Per i giovani
dai diciotto ai venticinque anni c’è la possibilità di avvicinarsi alle
forze armate e agli alpini in particolare grazie al progetto «Pianeta
Difesa» che prevede uno stage di due settimane nel mese di luglio nelle
caserme di San Candido (130 giovani) e Aosta (120 giovani). Per
informazioni rivolgersi alla sezione Ana di Feltre.

POI TUTTI IN VACANZA PREMIO IN AFGHANISTAN?

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Bollicine & pesticidi

da CARTA, Gianni Belloni
giovedì 29 aprile 2010

Con il prosecco dei colli trevigiani Luca Zaia ha brindato all’elezione a presidente della regione. Un prodotto piacevole e
di successo oltre ad essere «identitario» coma piace a Zaia, ma non proprio salutare e non solo per il contenuto alcolico.
Si pesano infatti a tonnellate le quantità di pesticida necessari a produrlo. Lo denuncia in una nota ufficiale, diramata ieri,
Gianluca Salvador, dirigente del Wwf, dopo che ha finalmente ricevuto, ottenuti grazie a ripetute denunce al difensore
civico, i dati dell’agenzia regionale per l’ambiente relativi alla vendita dei pesticidi, utilizzati soprattutto per la viticoltura
del prosecco. «Come era ampiamente previsto, sottolinea Salvador – visto il trend di vendita e le nuove superfici destinate alla coltivazione della vite, nel 2008 si è registrato un incremento significativo: nella provincia di Treviso dai 3 milioni e centomila chili del 2007 si è passati a 3 milioni e 700 mila chili nel 2008 con un incremento del 20 per cento».

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