La diossina in Valsugana c’è… eccome!!! E non solo quella, ma anche
metalli pesanti come il cadmio (5 volte superiore ai termini di legge),
il cromo (3 volte superiore), lo zinco (7 volte) e lo stagno (13 volte
maggiore)…
La diossina in Valsugana c’è… eccome!!! E non solo quella, ma anche
metalli pesanti come il cadmio (5 volte superiore ai termini di legge),
il cromo (3 volte superiore), lo zinco (7 volte) e lo stagno (13 volte
maggiore)…
UN’OPINIONE:
E’ un filmato di current.com, (il network televisivo fondato nel 2005 da Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti…). Il taglio del video è "istituzionale", difatti largo spazio è lasciato alla Dott.ssa Maria
Principe, Vice Questore Aggiunto CFS di Vicenza e al Dott. Stefano
Dragone, Procuratore della Repubblica di Trento, che hanno condotto le indagini sui due ecomostri. Un pò meno ai comitati e ad un ex lavoratore dell’acciaieria.
Quello che ci lascia perplessi è che nonostante l’evidenza del torbido istituzionale che traspare da queste vicende, in cui complici sono tutti i livelli del potere "democratico" ed imprenditoriale, il messaggio che ci sembra giungere sottotraccia è comunque quello di una fiducia di fondo in questa democrazia e in queste istituzioni. Come dire: basterebbe avere rappresentanti più onesti.
Per noi il problema è il potere e la delega in se. E il loro rifiuto è l’unico punto di partenza.
E’ comunque un documento interessante che va guardato.
Finora la strada è stata in discesa: eliminando i pericoli
più evidenti e migliorando l’ alimentazione, l’ età media ha
continuato ad allungarsi. Ora però la lunga corsa verso il
miglioramento dello stato di benessere rischia di fermarsi sbattendo
contro il muro dell’ inquinamento.A Parma, alla conferenza promossa
dall’ Organizzazione mondiale della salute con la partecipazione di 53
paesi europei, è stato messo a fuoco un dato allarmante: almeno un
terzo delle malattie dei bambini sotto i cinque anni è dovuto a
fattori ambientali. In particolare preoccupa la crescita dei tumori
pediatrici, che in Italia hanno un tasso di incidenza più alto di
quello rilevato in Germania e Francia. «Le cause non sono ben chiare»,
spiega l’ epidemiologo Francesco Forastiere. «Tra le ipotesi che si
fanno c’ è il legame con l’ esposizione a campi elettromagnetici a
bassa frequenza, come quelli generati dagli elettrodotti, e a sostanze
chimiche come il benzene, i solventi, i pesticidi. Anche l’ azione
di un virus potrebbe contribuire a innescare l’ effetto degenerativo.
Resta il fatto che, pur parlando di numeri ridotti, dobbiamo
registrare un trend di crescita dell’ ordine del 2 per cento l’ anno». Continue reading
Domenica 21 marzo, a Marco (un paese alla periferia di Rovereto), si è svolta una camminata organizzata dall’associazione marcolina tutela del territorio – no tav. Nonostante il brutto tempo, più di cento persone (bambini, giovani e anziani) hanno partecipato alla passeggiata (partenza ore 9,30). Arrivati alla “Lasta dei cavai”, dopo un’oretta di cammino, i manifestanti hanno trovato ad attenderli un’enorme scritta “NO TAV” sulla montagna, realizzata il giorno prima con tessuto bianco, listelli di legno e chiodi. Una scritta ben visibile anche dalla statale. Nel corso della camminata sono state raccontate la storia e le caratteristiche ecologiche della zona. Durante la pausa sulla “Lasta” Stefano di Mountain Wilderness ha spiegato diverse cose a proposito dell’acqua (l’impatto devastante che avrebbero le gallerie del TAV, l’impossibilità di prevedere le conseguenze degli scavi a causa dei percorsi non rilevabili di sorgenti e falde, la necessità di difendere con tenacia il più universale dei beni, vista anche la scarsissima presenza residua, in Trentino, di acque naturali non captate: meno del 30%). Al ritorno, una pastasciutta cucinata dal cuoco Mario (del comitato Carnevale di Marco) ha accolto i NO TAV al parco dei Lavini. Ai bambini è stato consegnato un attestato di “cavaliere dei Lavini” per aver partecipato alla camminata. Una bella giornata. Intanto cresce la presenza di striscioni, bandiere e adesivi NO TAV a Marco e dintorni. Convivialità e determinazione: due ingredienti fondamentali per continuare e allargare la protesta. Fermare quest’opera rovinosa non è solo necessario, ma anche possibile. spazio aperto NO Inceneritore NO TAV
*I**NCONTRI CON ALCUNI NO TAV DELLA VASUSA*
In Valusa la popolazione si batte da quasi vent'anni contro un'opera inutile
e devastante: il TAV.
Una lotta popolare ricca di esperienze e di spunti anche per noi.
Gli incontri con alcuni partecipanti ai comitati NO TAV valsusini (in questi
mesi e giorni di nuovo impegnati contro le trivelle) sono un'occasione
importante di confronto.
GIOVEDI' 4 MARZO, ORE 20,30: SALA CIVICA DI NAVE S. FELICE (a nord di Trento)
organizza il comitato NO TAV locale
VENERDI' 5 MARZO, ORE 20,30: AUDITORIUM DI MARCO (a sud di Rovereto)
organizza l'associazione marcolina tutela del territorio - no tav
SABATO 6 MARZO, ORE 20,30: SALA DELLA FILARMONICA, ROVERETO
Interventi dei NO TAV valsusini prima e dopo lo spettacolo teatrale ( da
vedere!) "Manganellum volant..." (sullo sgombero del presidio di Venaus nel
2005)
organizza lo spazio aperto NO Inceneritore NO TAV
Ci si potrebbe bere la frottola dei media che questa notizia è una grande cosa per il territorio. Purtroppo poi scopriamo dai giornali che le gigantesche gomme servono per i giganteschi escavatori che operano nel settore minerario: magari nelle orribili miniere in Perù, come La Oroya, uno dei luoghi più inquinati del pianeta.
L’energia per costruire tali "gioielli" è ottenuta da 3 inceneritori (!!), all’interno dello stabilimento roveretano, che bruciano gomme da tutta Europa e recentemene Marangoni ha fatto la delirante proposta di una una centrale termonucleare al Torio a Rovereto!
Se pensiamo poi che sta investendo nei devastanti impianti di risalita a Folgaria il mostruoso ritratto è completato…
P.S.: nessuno dica che almeno crea lavoro, perchè Feltre ha appena lasciato a casa 80 persone.
Tornano le esercitazioni militari. Dopo la sgradita visita in ottobre
delle truppe americane in val d’Oten a Calalzo, da lunedì 22/2 a venerdì 27/2 tra Belluno e Tai di Cadore si svolgerà la "Platoon
Cross Training" con la partecipazione di plotoni della Brigata Julia,
dell’esercito ungherese e di quello sloveno. Lo scopo è "testare le
capacità di sopravvivenza, movimento e combattimento" delle truppe, in un terreno nevoso e disagevole attraverso lo scambio
reciproco delle "esperienze".Insomma allenarsi per andare ad uccidere civili in Afghanistan e altrove.
La dimostrazione si concluderà poi con una
cerimonia che avrà luogo venerdì prossimo alle 12 alla Salsa di Belluno. Speriamo che nevichi forte…
romperelerighe | 16 Febbraio, 2010
Qualche giorno fa la terza
commissione del consiglio provinciale di Trento ha discusso a proposito della
petizione contro la base militare di Mattarello, petizione inviata tempo
addietro dal comitato di Mattarello e presentata dal presidente della
commissione, il Verde Bombarda.
Nel documento conclusivo della
commissione si è preso atto “che il consiglio provinciale ha le mani legate
perché ormai c’è l’accordo tra la Provincia e il ministero della Difesa e
soprattutto non può far nulla perché non c’è neppure una volontà politica visto
che molti consiglieri sono favorevoli alla cittadella militare”. Il presidente
si raccomanda quindi “di realizzare le opere con il minor impatto possibile e
tenendo conto dell’efficienza energetica”.
Come volevasi dimostrare.
Accettare una base militare da cui i soldati partirebbero per portare la
“pace” con le bombe, purché limitata nell’impatto ambientale ed efficiente dal
punto di vista energetico, è “politicamente realistico”, ma eticamente
aberrante.
La delega alle istituzioni non poteva d’altronde portare ad altri
risultati. Continue reading